Webinar su piattaforma zoom libero a tutti e gratuito. Relatore il Dr. Giuseppe Gangotano. Editor la Dr.ssa Ernesta Adele Marando
Articolo di Giuseppe Gancitano
Introduzione

Relazione tra la frequenza cardiaca e la variabilità cardiaca
La frequenza cardiaca è un parametro fisiologico medio calcolato in un certo intervallo di tempo. La variabilità della frequenza cardiaca invece è la variazione della frequenza battito dopo battito. In termini più tecnici, la variabilità della frequenza cardiaca si ottiene misurando il tempo che intercorre tra ogni punto R (dell’elettrocardiogramma) ed il successivo.
L’importanza della variabilità della frequenza cardiaca
Questa variazione battito dopo battito è determinata da una serie di fattori tra cui l’azione del sistema nervoso autonomo sul cuore. Questo sistema è costituito da una branca chiamata “simpatica” e da un’altra chiamata “parasimpatica”. La prima è quella dello stress, la seconda è quella del rilassamento. Quindi immaginando come se il cuore fosse una macchina, il sistema nervoso simpatico è l’acceleratore di questa macchina mentre il sistema nervoso parasimpatico è il freno. Il sistema nervoso autonomo, nella sua componente parasimpatica, è quindi quella struttura che riesce a rallentare il battito cardiaco alla frequenza media di 60-70 battiti al minuto che tutti conosciamo. Detto in altri termini, tutto ciò significa che dobbiamo ogni giorno allenare la potenza del nostro freno fisiologico, cioè il sistema parasimpatico, in modo compensare secondo dopo secondo la tendenza (anche intrinseca) del cuore ad accelerare. Proprio questa alternanza tra accelerazioni e frenate determina la cosiddetta variabilità della frequenza cardiaca.
La variabilità della frequenza cardiaca come indice di salute
Quando i parametri della variabilità sono adeguati, significa che il tuo sistema psico-fisico è elastico e quindi funziona al meglio delle sue possibilità, accelerando e frenando in maniera continuativa per adattarsi attimo per attimo alla quotidianità.
Considera ad esempio che valori alti di variabilità della frequenza cardiaca si correlano in maniera inversa agli indici infiammatori anche nell’infezione da SARS-CoV-2. A tal proposito, i valori della variabilità cardiaca si correlano anche in maniera predittiva con la mortalità da Covid-19. Infine molti dei sopravvissuti all’infezione, nell’ambito di quello che viene ormai definito LONG COVID, presentano una dis-regolazione del sistema nervoso autonomo che bisogna affrontare per ristabilire lo stato di salute.
Come migliorare il proprio freno fisiologico
Attuando cambiamenti sullo stile di vita, quindi sull'alimentazione, sulla respirazione, sul sonno, sulle interazioni famigliari e lavorative, ma soprattutto effettuando una attività fisica fisiologica che non sempre corrisponde all’idea che abbiamo su questo aspetto.
Dai dati in mio possesso i pilastri su cui intervenire per aumentare la variabilità della frequenza cardiaca è: ATTIVITA’ FISICA FISIOLOGICA, RESPIRAZIONE RISONANTE, SONNO e CURA DEI PENSIERI/EMOZIONI.
Cosa otteniamo migliorando questo parametro
Otteniamo una prevenzione per l’insorgenza di malattie acute e cronica cardiovascolari e non cardiovascolari, un miglioramento delle prestazioni psico-fisiche anche cognitive, una migliore capacità di resistere e adattarsi agli stimoli complessi a cui quotidianamente siamo sottoposti compreso quelli infettivi. Ciò significa che si può vivere al massimo delle proprie potenzialità!
Dr. Giuseppe Gancitano