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AntoninoFrustagliaLa dieta mediterranea è un modello alimentare universalmente riconosciuto come salutare caratterizzato da proprietà antinfiammatorie. Esso si basa sull’ampio uso di frutta e verdure freschi, legumi, olio extravergine di oliva,cereali integrali, semi oleaginosi, moderato consumo di pesce, basso consumo di prodotti lattiero-caseari, pollame, vino e minimo consumo di carni rosse e processate. Una alimentazione bilanciata su questi principi è in grado di apportare quotidianamente sostanze ad azione antinfiammatoria e immunomodulante, quali vitamine, sali minerali, lipidi salutari e proteine ad azione antiossidante. Una dieta con queste caratteristiche andrebbe fortemente consigliata soprattutto durante le pandemie come quella vissuta durante il periodo del COVID – 19 ed invece, è stata considerata “la Cenerentola” di ogni intervento preventivo e curativo.

LOCANDINAEppure la scienza vera l’ha considerata la “Principessa” della alimentazione corretta elevandola, come ha fatto l’UNESCO, “bene immateriale dell’umanità”. Ciò è avvenuto dopo aver esaminato numerose verifiche e pubblicazioni in favore di questo presidio alimentare in grado di rinforzare il sistema immunitario e contrastare efficacemente le patologie infiammatorie quali il COVID – 19.
I nutrienti che hanno raccolto maggiori evidenze scientifiche sono gli acidi grassi monoinsaturi come l’acido linoleico, gli acidi grassi del gruppo degli omega 3, capaci di promuovere un effetto antinfiammatorio e antiossidante integrando gli effetti essenziali delle vitamine idrosolubili del gruppo B, le liposolubili (A,D,E e K), il Beta carotene, associato a zinco, selenio, rame e ferro tutti con efficace azione immunomodulatoria ed antinfiammatoria. Migliaia di ricerche hanno documentato come l’intervento con dieta mediterranea appropriata possa prevenire la sindrome metabolica definita la “madre “ di tutte le malattie cronico degenerative come le malattie cardiovascolari, il diabete mellito tipo II, allergie e diverse neoplasie.
Abbiamo assistito invece ad una “occidentalizzazione” della dieta a favore di un consumo elevato di carne rossa, carni processate, farine raffinate, dolci e cibi fritti o trasformati con abbondanti grassi animali.
Questa alimentazione “Western” è associata a iperglicemia, sintesi di prodotti di glicazione avanzata (AGEs), infiammazione e alterazioni endoteliali caratteristiche delle patologie croniche infiammatorie di tipo metabolico che riducono la capacità di risposta alle infezioni virali come il COVID – 19. Accanto alle cure farmacologiche diventa indispensabile operare una educazione collettiva e presa di coscienza finalizzata ad una inversione di marcia nel rapporto con il cibo pensando che, mangiando, non saziamo solo il piacere della gola ma, alimentandoci correttamente, nutriamo ogni singola cellula del nostro corpo con amore e possiamo, contestualmente, nutrire l’immunità contro il COVID – 19.

Relatore: Antonino Frustaglia Medico Chirurgo, specializzato in Cardiologia, Geriatria e Gerontologia, Agopuntura tradizionale cinese. Direttore medico emerito dell'Istituto Geriatrico  P. Redaelli sede di Vimodrone (Milano). Attualmente in pensione è  membro del comitato scientifico "Allineare Sanita e Salute" diretto dal dr. Alberto Donzelli. È  membro del direttivo scientifico dell'Associazione La Grande Via ideata dal Prof. Franco Berrino ed Enrica Bortolazzi.  Tutte iniziative svolte a titolo gratuito. Collabora con associazione Assistenza QUotidiana Anziani seguendo a domicilio persone con malattia in fase terminale. Collabora con il gruppo di Cure Domiciliari Covid- 19 

Editor: Ernesta Adele Marando Medico Chirurgo Giornalista

Note di redazione: Per scaricare le diapositive proiettate cliccare QUI

Per i Programmi della "Grande Via" si propone di andare sul sito www.lagrandevia.it www.lagrandevia.it www.lagrandevia.it www.lagrandevia.it si troveranno  le iniziative orientate al cambiamento per una vita pià sana e gioiosa