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nino adele1Relatore Dr. Antonino Frustaglia Editor Drssa Ernesta Adele Marando. Video conferenza 22 Marzo 2022 su piattaforma Zoom

Il digiuno nella nostra cultura opulenta è vissuto come una forma di privazione legata alla carestia atavica degli antenati. Eppure nei secoli scorsi e nelle varie culture religiose e filosofiche ha rappresentato un momento di incontro con la nostra e altrui vita interiore con diversi obiettivi, dalla cura del corpo alla purificazione dell’anima. Ciò che per millenni è stato realizzato senza una “ visione scientifica”, oggi, possiamo essere confortati da migliaia di pubblicazioni che giustificano e caldeggiano le pratiche del digiuno al punto che ha assunto una dicitura specifica come “digiuno terapia”. In natura non è raro osservare momenti di digiuno (come il letargo in animali feriti che si isolano e non mangiano fino alla guarigione). Noi stessi dormendo circa 8 ore per notte saltiamo il cibo fisiologicamente costantemente per alcune ore al giorno.

Da un’astensione forzata del passato, legata a condizioni di vita in cui l’uomo cacciatore non aveva disponibilità quotidiana di cibo, per cui doveva cibarsi quanto poteva appena ne aveva l’occasione, si è giunti ad una astensione consapevole volontaria con vari significati religiosi e spirituali divenendo appunto mezzo di purificazione e contatto con il divino. Vi sono molti tipi di digiuno da quello umido a quello secco all’intermittente fino alla dieta mima-digiuno che è ascesa agli onori della cronaca per essere studiata come complemento nei malati di tumore e divenendo parte integrante della terapia.
Da un punto di vista metabolico il digiuno consente di fatto di riordinare i nostri organi e apparati per renderli più funzionali e rispondenti alle necessità per cui la natura ce li ha donati. Nel tempo sentiremo sempre più parlare di D-Betaidrossibutirrato come uno dei chetoni prodotti del fegato derivante dalla degradazione degli acidi grassi di deposito nelle nostre cellule lipidiche. Comprenderemo così che, questa sostanza, è in realtà un supercarburante capace di nutrire muscoli, cuore e cervello divenendo un modo per cambiare prospettiva sulle nostre personali fonti energetiche.
Dobbiamo rompere molti pregiudizi sia in ambito sanitario che culturale sul digiuno. Troppi sanitari, ad oggi, sono legati ad una visione eccessivamente carica paure per la non alimentazione e prona al culto proteo-glcidico come fonte di salute. Sicuramente un’alimentazione equilibrata è fonte di salute e l’arte del digiuno permette al corpo ed alla mente di realizzare compiutamente il benessere e la salute desiderata che, attualmente, viene minata quotidianamente dalla imponente offerta nutrizionale costituita in parte da “cibo spazzatura”. Imparare a mettere in equilibrio i momenti di nutrizione appropriata alternati a periodi di digiuno consente ad un organismo di ottenere la massima resa del nostro corpo. Un sano digiuno garantisce resa energetica del 30% maggiore ai muscoli, al cuore ed al cervello. Se pensiamo alla capacità di cura del digiuno per alcune malattie cardiovascolari, metaboliche, immunitarie ed oncologiche cominciamo a capire che, accanto all’arte medica, si pone con analoga dignità “l’arte del digiuno” fatto con sapienza e consapevolezza. Se poi abbiamo uno sguardo trascendente, la dimensione spirituale diventa il complemento naturale per esprimere il massimo bene che desideriamo. Non ci resta che riflettere e imparare a nutrirci anche con un sano digiuno. 

Dr Antonino Frustaglia